L’assegno sociale rappresenta oggi un sostegno economico fondamentale per le persone anziane, in particolare per chi ha compiuto i 70 anni e si trova in condizioni economiche disagiate. Questa prestazione, gestita dall’INPS, è erogata dallo Stato con l’obiettivo di garantire un minimo vitale a chi non dispone di sufficienti risorse economiche, rivalutando gli importi ogni anno per adattarli alle variazioni del costo della vita.
Importo aggiornato dell’assegno sociale per chi ha superato i 70 anni
Nel 2025, l’importo base dell’assegno sociale è pari a 538,68 euro mensili per 13 mensilità, cioè viene corrisposto anche un supplemento a dicembre equiparando gli importi previsti per le tredicesime dei pensionati. Questa cifra rappresenta il valore pieno annuale spettante a chi possiede requisiti di reddito molto bassi o nulli e viene assegnata in misura proporzionalmente ridotta nel caso si percepiscano altri redditi che superino il limite stabilito dalla legge.
Ulteriori incrementi sono previsti in base all’età anagrafica del beneficiario. Per le persone che hanno compiuto 70 anni, l’assegno sociale riceve una maggiorazione fissa mensile di 201,15 euro, portando l’importo totale spettante a 739,83 euro al mese per 13 mensilità. Questo adeguamento riflette la volontà dello Stato italiano di tutelare con maggiore attenzione il potere d’acquisto degli ultra-settantenni, fascia fortemente esposta al rischio di povertà.
L’importo si riduce proporzionalmente se il richiedente, o la coppia se si vive coniugati, dichiarano altri redditi che concorrono al superamento dei limiti stabiliti per l’erogazione completa del beneficio. Per il 2025, il limite di reddito personale è fissato a 7.002,97 euro annui, mentre per le coppie il tetto si innalza a 14.005,94 euro annui.
Requisiti per ottenere l’assegno sociale
Affinché venga riconosciuto l’assegno sociale occorre soddisfare una serie di condizioni, sia di carattere anagrafico che giuridico e reddituale.
Solo ai titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo viene garantita la piena equiparazione con i cittadini italiani nell’accesso all’assegno sociale.
Calcolo dell’importo spettante e cumulabilità con altri redditi
La misura dell’assegno sociale si basa sulla verifica del reddito del singolo o della coppia e viene così determinata:
A differenza di altre prestazioni previdenziali, l’assegno sociale non è soggetto a IRPEF, ovvero non si pagano tasse sulle somme ricevute. Questa agevolazione rappresenta un elemento di particolare rilevanza per le persone anziane con limitate risorse economiche.
Sono inclusi tra i redditi da dichiarare tutti i proventi, esclusi quelli relativi alla casa di abitazione principale e alle indennità di fine rapporto (TFR/TFS) o simili. In presenza di assistenza a domicilio o benefici aggiuntivi erogati da enti locali o istituzioni pubbliche, questi ultimi potrebbero incidere nella valutazione reddituale ai fini della spettanza del beneficio stesso.
Procedure di richiesta e decorrenza
La domanda per l’assegno sociale si presenta esclusivamente in modalità telematica tramite il portale INPS. In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati o ai CAF che offrono assistenza per la compilazione e invio della domanda. I documenti richiesti comprendono il documento di identità, il codice fiscale e la documentazione reddituale che attesti la situazione economica dell’interessato e del coniuge.
L’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e non può essere riconosciuto retroattivamente. È importante ricordare che la posizione viene soggetta a periodici controlli di permanenza dei requisiti e ogni variazione significativa deve essere comunicata tempestivamente all’INPS. Una mancata comunicazione di variazioni di reddito potrebbe portare alla sospensione o alla revoca della prestazione, con obbligo di restituire le somme indebitamente percepite.
Effetti della perequazione e prospettive per gli anni futuri
La perequazione automatica è il meccanismo attraverso il quale l’assegno sociale viene rivalutato ogni anno secondo il tasso di inflazione determinato dall’ISTAT, al fine di garantire la tutela del potere di acquisto dei beneficiari. Nel 2025 la rivalutazione provvisoria riconosciuta è dello 0,8%, un adeguamento che, pur modesto, costituisce un segnale di attenzione verso le esigenze crescenti dei cittadini anziani in un quadro di inflazione contenuta.
L’introduzione di maggiorazioni specifiche per gli over 70 rappresenta una risposta concreta alle necessità delle fasce di popolazione più esposte al rischio di esclusione sociale. La politica di sostegno alla non autosufficienza e al contrasto della povertà in età avanzata resta uno dei pilastri del welfare italiano.
Con l’invecchiamento progressivo della popolazione, il ruolo dell’assegno sociale torna ad essere di primaria importanza nelle strategie di coesione sociale, in sinergia con altre politiche pubbliche attive per la tutela delle persone anziane e delle loro famiglie.
In conclusione, per chi ha più di 70 anni nel 2025, l’importo esatto spettante dell’assegno sociale è pari a 739,83 euro mensili per 13 mensilità, a condizione di rispettare i requisiti previsti dalla normativa vigente. Una somma netta, non imponibile fiscalmente e periodicamente rivalutata, che assicura una base di sicurezza economica agli anziani più fragili e meritevoli di maggiore protezione da parte dello Stato.