Non hai ancora ricevuto il rimborso del bonus bollette in bolletta? Ecco cosa sta succedendo

Se ti aspettavi di trovare il rimborso del bonus bollette direttamente sulla tua bolletta dell’energia elettrica, ma ancora non lo hai ricevuto, sappi che non sei l’unico a vivere questa situazione di incertezza. Nel 2025, il governo italiano ha infatti previsto un nuovo contributo straordinario, un aiuto economico da 200 euro pensato per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. Il rimborso, di natura automatica, dovrebbe essere suddiviso in diverse rate e vedersi applicato direttamente nella bolletta elettrica, a partire dalle fatture emesse tra giugno 2025 e gennaio 2026.

Tempistiche di accredito: perché non hai ancora ricevuto il bonus

Il funzionamento e l’erogazione di questo rimborso sono disciplinati dal cosiddetto Decreto Bollette 2025, attivo dal 30 aprile 2025. Il meccanismo, in linea generale, prevede che il contributo venga riconosciuto automaticamente agli aventi diritto, cioè a chi ha presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata e possiede un ISEE conforme ai requisiti richiesti. Il rimborso pubblicizzato di 200 euro non appare in un’unica soluzione sulla bolletta, ma viene erogato a scaglioni sulle prime fatture emesse a partire dal giugno 2025. Tuttavia, la cadenza di questi accrediti può variare a seconda delle tempistiche del proprio fornitore e della periodicità di emissione delle bollette (bimestrale, mensile, eccetera) .

Alcuni utenti riportano ritardi o l’assenza del bonus sulle fatture attese. Le ragioni sono diverse:

  • Tempi amministrativi: Non tutti i fornitori applicano lo sconto nello stesso periodo. Se hai presentato la DSU da poco, il bonus potrebbe essere contabilizzato sulla prima bolletta utile successiva alla trasmissione dei dati .
  • Controlli sui requisiti: Talvolta sono necessari ulteriori controlli sull’ISEE o sulla posizione anagrafica dell’intestatario per validare il bonus.
  • Errori nella comunicazione tra enti: La trasmissione dei dati tra INPS, ARERA e il fornitore può subire rallentamenti burocratici che posticipano l’accredito.

È anche importante sottolineare che molti beneficiari attendono lo sconto su bollette emesse prima che la loro posizione sia stata aggiornata nei database degli enti competenti. In tali casi, il bonus verrà recuperato sulle fatture successive.

Cosa fare in caso di mancata erogazione del bonus

Se, nonostante la tua posizione sia regolare e il requisito economico sia rispettato, non vedi ancora il rimborso in bolletta, è consigliabile seguire questa procedura:

  1. Contatta lo Sportello per il consumatore energia e ambiente tramite il Numero Verde 800.166.654 (gratuito da rete fissa e mobile), fornendo il codice fiscale dell’intestatario della fornitura. Questo servizio gratuito ti aiuta a verificare lo stato della pratica e a chiarire eventuali dubbi sulle tempistiche di erogazione .
  2. Presenta un reclamo scritto al fornitore allegando:
    • documento di riconoscimento dell’intestatario della fornitura;
    • ultima bolletta ricevuta priva di bonus applicato;
    • copia della DSU presentata;

    Dopo la ricezione del reclamo, il fornitore dovrà avviare i controlli necessari e rispondere entro 40 giorni .

  3. Apri una pratica online presso lo Sportello per il consumatore se il problema non si risolve dopo la risposta del fornitore. In casi di persistente mancata applicazione, lo Sportello può svolgere un ruolo d’intermediazione tra te, il tuo fornitore e il distributore, fino a eventuali sanzioni in caso di comportamenti scorretti .

Le regole prevedono tempi ben precisi sia per la risposta del fornitore che per quelle degli enti coinvolti. Per la risoluzione del problema è fondamentale presentarsi con tutta la documentazione necessaria, evitando così ulteriori rallentamenti all’istruttoria.

Chi ha diritto al contributo e come accedervi

Il nuovo contributo straordinario si integra nel più ampio sistema di bonus sociali previsti per l’energia. Per accedere al bonus 2025, il requisito fondamentale è il possesso di un ISEE non superiore ai 25.000 euro. Non serve inoltrare una richiesta specifica per il contributo: basta aver presentato correttamente la DSU aggiornata. L’INPS trasmette i dati all’ARERA, che li inoltra ai fornitori di energia, i quali applicano lo sconto sulle bollette .

Si sottolinea che il bonus è cumulabile con altri sussidi sociali già in atto (come il bonus sociale elettrico o il bonus gas). Gli importi spettanti possono quindi superare i 200 euro, arrivando – per chi possiede più agevolazioni – anche a oltre 500 euro sull’anno solare .

I vantaggi di questo sistema sono molteplici: automatismo, semplicità, equità sociale e possibilità di cumulo con altre agevolazioni. Tuttavia, proprio perché il sistema si basa sullo scambio di dati aggiornati tra diversi enti, eventuali incongruenze anagrafiche o ritardi nelle dichiarazioni possono tradursi in slittamenti anche di alcuni mesi per l’effettiva applicazione dello sconto.

Domande frequenti e aspetti pratici

Quando vedrò effettivamente il bonus in bolletta?

Il bonus viene applicato progressivamente a partire dalle fatture di giugno 2025; tuttavia, la reale visualizzazione dipende dalla periodicità delle tue bollette e dallo stato delle comunicazioni tra INPS, ARERA e il tuo operatore energetico.

Cosa succede se cambio fornitore?

Nel caso di cambio gestore durante il periodo in cui il bonus deve essere applicato, la nuova compagnia riceverà comunicazione degli aventi diritto tramite i flussi informatici ARERA e dovrà proseguire con il riconoscimento proporzionale del bonus, secondo le stesse modalità.

Una bolletta retroattiva può ricevere il bonus?

Di regola no, lo sconto si applica dalla prima fattura utile con le condizioni attive. Se il bonus non viene applicato entro i tempi previsti, è importante aprire un reclamo tempestivamente per ottenere la regolarizzazione .

La finalità della misura è sostenere le fasce più fragili, soprattutto nel periodo in cui i prezzi dell’energia restano superiori ai livelli pre-crisi. Il bonus, che fa leva su un meccanismo di trasferimento economico diretto e automatizzato, aiuta milioni di famiglie italiane a riequilibrare la spesa domestica, pur nella necessità di qualche aggiustamento e attenzione sulle tempistiche reali di applicazione.

Per ulteriori approfondimenti sulle modalità di erogazione e sulle tempistiche, resta sempre consigliabile consultare il proprio operatore o rivolgersi allo Sportello per il consumatore energia e ambiente, che rappresenta la principale interfaccia di tutela per i diritti dell’utente in materia di energia e bonus sociali.

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