L’acqua gassata fa davvero male? Ecco quale scegliere al supermercato

Negli ultimi anni, l’acqua gassata è diventata una presenza costante sulle tavole degli italiani, tanto nei ristoranti quanto nelle case, alimentando dubbi e curiosità sul suo reale impatto sulla salute. La questione centrale che molti si pongono è se il consumo regolare di acqua frizzante possa effettivamente nuocere all’organismo, oppure se si tratti di convinzioni infondate. Approfondiamo il tema e scopriamo quali sono le migliori scelte da compiere tra gli scaffali del supermercato.

Effetti dell’acqua gassata sulla salute

L’acqua gassata si distingue per la presenza di anidride carbonica disciolta, responsabile delle caratteristiche bollicine. Secondo le ricerche più aggiornate, bere acqua frizzante non rappresenta un pericolo per la maggior parte della popolazione. Al contrario, in assenza di specifiche patologie, può offrire alcuni vantaggi. In particolare, è stato osservato che può favorire la digestione: le bollicine stimolano la produzione di succhi gastrici e possono ridurre la sensazione di pesantezza dopo pasti abbondanti o ricchi di grassi. Ciò è stato confermato da diversi studi che hanno evidenziato un miglioramento dei sintomi della dispepsia in chi consuma regolarmente acqua gassata.

Oltre alla funzione digestiva, l’acqua frizzante contribuisce come la versione naturale all’idratazione, mantenendo l’equilibrio idrosalino dell’organismo. Alcune tipologie contengono inoltre una quantità rilevante di sali minerali come calcio, magnesio e potassio, utili per il benessere delle ossa e nella regolazione della pressione sanguigna.

Acqua gassata: quando evitare o limitare il consumo

Nonostante le sue proprietà, esistono condizioni in cui è meglio moderare o evitare il consumo di acqua frizzante. Una delle problematiche più comuni riguarda chi soffre di patologie gastrointestinali come il reflusso gastroesofageo, la sindrome dell’intestino irritabile o la tendenza al gonfiore addominale. In questi soggetti, le bollicine possono accentuare i sintomi di eruttazione, meteorismo e dolori addominali, compromettendo il benessere digestivo quotidiano.

Altri potenziali rischi includono l’effetto sull’erosione dello smalto dentale: l’anidride carbonica forma acido carbonico, abbassando il pH dell’acqua frizzante. Questa acidità, seppure inferiore rispetto a quella delle bevande zuccherate o degli agrumi, può in parte contribuire, nel lungo periodo e in presenza di consumo frequente, all’usura dello smalto dei denti, in particolare con acque aromatizzate di tipo industriale.

Soggetti con ipertensione o ritenzione idrica dovrebbero prestare attenzione alla composizione minerale delle acque in commercio: alcune tipologie contengono elevate quantità di sodio e altri sali che possono essere controindicati per queste categorie. In questi casi, la raccomandazione è scegliere versioni a basso residuo fisso e basso contenuto di sodio.

Acqua frizzante naturale, addizionata o fatta in casa?

L’etichetta “acqua gassata” copre in realtà prodotti differenti. Alcune acque sono naturalmente effervescenti, ovvero sgorgano dalle fonti già dotate di anidride carbonica, mentre la maggior parte dell’acqua frizzante disponibile al supermercato viene ottenuta mediante aggiunta artificiale di CO2.
Entrambe le versioni sono sicure, ma l’acqua addizionata può presentare una concentrazione di minerali differente rispetto all’acqua frizzante naturale. È quindi importante leggere l’etichetta e comparare il residuo fisso e il contenuto di sodio soprattutto in caso di necessità specifiche di salute.

Negli ultimi tempi sono diventati molto popolari i gasatori domestici, che permettono di produrre acqua frizzante partendo da quella del rubinetto. Questa soluzione è sostenibile dal punto di vista ambientale, permettendo di ridurre il consumo di plastica. Inoltre, il controllo diretto sulla preparazione consente di regolare la quantità di gas secondo i gusti e di partire da acque oligominerali o del rubinetto opportunamente filtrate, per una scelta ancora più personalizzata.

Quale acqua gassata scegliere al supermercato

Al momento dell’acquisto è utile orientarsi tra i numerosi marchi in base alle caratteristiche nutrizionali più adatte alle proprie esigenze. Secondo i recenti test di qualità condotti su 25 marche di acqua frizzante, la scelta resta legata soprattutto alle preferenze personali di gusto, effervescenza e composizione minerale. Tuttavia, alcune raccomandazioni possono facilitare l’acquisto:

  • Scegliere acque frizzanti a basso contenuto di sodio se si soffre di ipertensione o si seguono diete iposodiche;
  • Preferire residui fissi bassi (inferiori a 500 mg/l) in caso di problemi clinici specifici come calcolosi renale o per un consumo quotidiano regolare;
  • Valutare la presenza di calcio e magnesio per chi desidera rinforzare ossa e muscoli;
  • Leggere attentamente l’etichetta, in modo da evitare acque aromatizzate o gasate con aggiunta di zuccheri nascosti;
  • Test comparativi indipendenti hanno premiato prodotti come Boario Frizzante, Sorgesana e altre marche note per il buon equilibrio tra qualità e prezzo.

In commercio non mancano acque effervescenti di origine naturale, in cui le bollicine sono dovute al passaggio dell’acqua attraverso rocce ricche di anidride carbonica, spesso caratterizzate da una ricchezza di minerali. Queste sono ideali per chi cerca un profilo gustativo più intenso o ha uno stile di vita particolarmente attivo. Il consumatore può trovare informazioni dettagliate sui livelli di sali minerali sulla confezione dell’acqua.

Gli amanti delle bollicine possono infine orientarsi verso la gasatura domestica, utilizzando acqua del rubinetto filtrata e riducendo notevolmente l’impatto ambientale.

Miti e verità: cosa evitare nell’assunzione quotidiana

Attorno all’acqua gassata si sono diffusi spesso luoghi comuni, non sempre supportati dalla scienza. Non vi sono prove che l’acqua frizzante causi danni all’apparato scheletrico, favorisca l’osteoporosi o sottragga calcio alle ossa. Anzi, la presenza di minerali può avere effetti benefici. Per quanto riguarda la pancia gonfia, chi ne soffre dovrebbe limitarne il consumo, ma nella maggioranza dei casi è una reazione temporanea e innocua. Attenzione invece ai bambini piccoli e ai soggetti con disturbi del transito intestinale, per i quali un apporto eccessivo potrebbe risultare fastidioso.

Non esiste inoltre una differenza sostanziale tra acqua gassata in bottiglia e quella prodotta a casa, purché l’acqua di partenza sia sana, controllata e filtrata adeguatamente. La scelta migliore dipende dunque dalle esigenze personali, dalle abitudini di consumo e dalle condizioni di salute di ciascuno. Per preservare la salute dei denti, può essere utile bere acqua frizzante durante i pasti o utilizzare una cannuccia, così da ridurre il contatto con lo smalto dentale.

In conclusione, il consumo abituale di acqua gassata, in assenza di particolari controindicazioni, può essere inserito senza rischi in una dieta varia ed equilibrata. La chiave resta sempre la moderazione e la personalizzazione della scelta, privilegiando prodotti con caratteristiche minerali adatte al proprio profilo e un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.

Per chi desidera approfondire il ruolo dei minerali nell’acqua, utili indicazioni e approfondimenti sono disponibili su Wikipedia.

Lascia un commento