La allergia respiratoria rappresenta una delle condizioni più diffuse e fastidiose durante tutto l’anno, ma soprattutto nei periodi di maggiore presenza di polline o agenti allergenici nell’aria. Tra i sintomi più ricorrenti si incontrano starnuti, prurito al naso, naso chiuso o che cola, tosse secca, e in alcuni casi anche difficoltà respiratorie e sintomi oculari come arrossamento e lacrimazione. Intervenire tempestivamente è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei soggetti colpiti, ma occorre scegliere i farmaci più efficaci e adatti alla casistica specifica.
Le classi di farmaci più efficaci
I farmaci per contrastare i sintomi della allergia respiratoria possono essere distinti in diverse categorie, a seconda del meccanismo d’azione e della rapidità con cui offrono sollievo. Ecco le principali:
- Antistaminici: sono considerati la prima linea contro i sintomi acuti. Agiscono rapidamente bloccando i recettori dell’istamina, la principale molecola responsabile della reazione allergica. Disponibili in compresse, spray e gocce oculari, permettono di alleviare prurito, starnuti e naso che cola in pochi minuti.
- Corticosteroidi: soprattutto in spray nasali, riducono in modo profondo l’infiammazione delle vie respiratorie e la risposta immunitaria responsabile dei sintomi. Risultano particolarmente efficaci se utilizzati regolarmente nei periodi di esposizione intensa agli allergeni.
- Decongestionanti nasali: forniscono un immediato sollievo dalla congestione, facilitando la respirazione. Tuttavia vanno usati per brevi periodi a causa del rischio di congestione di rimbalzo in caso di uso continuativo.
- Antagonisti dei leucotrieni: bloccano mediatori infiammatori implicati nelle reazioni allergiche respiratorie. Sono usati soprattutto in pazienti con asma allergica associata.
- Farmaci combinati: uniscono le proprietà antistaminiche e decongestionanti per un effetto più completo e rapido.
I principi attivi più rapidi e sicuri
Tra gli antistaminici, esistono svariate generazioni:
- Prima generazione (difenidramina, clorfenamina): molto efficaci, ma provocano frequentemente sonnolenza e sedazione, per cui il loro uso è ormai limitato e spesso sostituito da molecole più moderne.
- Seconda generazione (cetirizina, loratadina): garantiscono un buon controllo dei sintomi e presentano un rischio molto inferiore di effetti collaterali sedativi. Possono essere assunti anche durante il giorno senza alterare attenzione o reattività.
- Terza generazione (fexofenadina): ulteriormente migliorate in termini di rapidità d’azione, efficacia e assenza di sonnolenza; sono attualmente tra le più utilizzate per allergie stagionali moderate-severe e ben tollerate anche nei giovani adulti.
I corticosteroidi nasali (es. mometasone, fluticasone, beclometasone) svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel controllo a lungo termine. Pur non agendo nel giro di pochi minuti, sono i più indicati per i soggetti che presentano sintomi persistenti e intensi.
Consigli d’uso e considerazioni pratiche
Per il blocco rapido dei sintomi respiratori allergici, la scelta ideale spesso ricade sugli antistaminici di seconda o terza generazione, come la cetirizina, la loratadina o la fexofenadina. Questi farmaci sono facilmente reperibili in farmacia e, in molti casi, non necessitano di ricetta medica per i trattamenti a breve termine. La fexofenadina, in particolare, è molto apprezzata per l’assenza di sedazione e la rapidità d’azione, risultando praticissima sia per adulti che per adolescenti.
Se i sintomi sono molto intensi o persistenti, soprattutto in presenza di rinosinusite cronica o asma allergico, il medico potrà valutare l’introduzione di corticosteroidi nasali o una terapia di combinazione. I decongestionanti nasali sono utili per brevi periodi, specialmente in caso di naso chiuso grave, ma è fondamentale limitarne l’uso a pochi giorni consecutivi per evitare l’effetto “rebound”.
Infine, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone con patologie concomitanti (malattie cardiovascolari, glaucoma, ipertensione) è sempre consigliato un controllo medico prima dell’assunzione prolungata di qualsiasi farmaco per l’allergia.
L’immunoterapia: unica soluzione causale
Anche se i farmaci sono efficaci per mitigare e bloccare velocemente i sintomi, non modificano la causa profonda dell’allergia. L’unica terapia che agisce sulle basi immunologiche è l’immunoterapia specifica o “vaccino per l’allergia”, che consiste nella somministrazione graduale dell’allergene responsabile per ridurre la reattività dell’organismo. Questo approccio, sotto stretto controllo specialistico, può portare nel tempo a una remissione significativa dei sintomi e a una riduzione dell’uso di farmaci.
Oltre ai trattamenti farmacologici, alcune strategie di prevenzione ambientale (bonifica degli ambienti interni, uso di filtri HEPA, chiusura delle finestre durante il picco pollinico, lavaggio frequente dei capelli e dei vestiti) possono diminuire significativamente il carico allergenico e ridurre il ricorso ai medicinali.
Quando rivolgersi al medico
Anche se molti antistaminici e spray sono disponibili come farmaci da banco, è importante consultare sempre il medico in caso di:
- sintomi gravi o che coinvolgano senso di oppressione toracica, mancanza di respiro o tosse persistente;
- insorgenza di orticaria o altri segni cutanei associati a sintomi respiratori;
- uso prolungato di qualsiasi farmaco senza miglioramento dei sintomi;
- presenza di patologie concomitanti o assunzione di altri medicinali.
Infine, per conoscere ulteriori dettagli sui farmaci antistaminici e sulle sostanze maggiormente implicate nelle reazioni allergiche, è possibile approfondire il tema su Wikipedia.